GIRO D'ITALIA 2018: DA GERUSALEMME PARTE L'EDIZIONE NUMERO 101

Si comincia il 4 maggio. Sveliamo le tappe più importanti






Il giro d'italia n. 101 si svolgerà dal 4 al 27 maggio, e la corsa rosa che si svolgerà come sempre in tre settimane con 21 tappe anche quest'anno sarà veramente entusiasmanti con i favoriti che dovranno stare attenti a non sottovalutare anche le tappe teoricamente più tranquille.
Proviamo a capire quale potrebbero essere le tappe più importanti per intuire chi potrà vincere il Giro 2018:


 

Tappa 6, Giovedì 10 maggio: Caltanissetta–Etna (163 km)




Il primo arrivo in salita, con la prima parte di tappa nervosa ma senza grandi difficoltà, a 25 chilometri dal traguardo però la strada incomincia a salire sul serio, con l'ascesa finale misura 15 chilometri e proprio all’ingresso degli ultimi 5 chilometri presenta uno strappo di 7-800 metri al 14%, negli ultimi metri metri la strada spiana un po' ma la salita dura sicuramente permetterà distacchi importanti in classifica generale.


Tappa 9, Domenica 13 maggio: Pesco Sannita–Campo Imperatore (224 km)

 

 

L’arrivo a Campo Imperatore sarà un test molto importante, perché arriva dopo nove tappe, con le gambe dei favoriti pronte a darsi battaglia e sarà una tappa in cui chi non sarà in forma potrebbe subire grandi distacchi. Inizia la salita quando al traguardo mancheranno poco piu' di 50 chilometri, con la prima parte della salita verso Calascio che è la più costante, in cui si potrebbe creare la prima selezione con la pendenza che va al 10%, poi arriva  un tratto di falsopiano e successiva salita leggera, ma nel tratto finale arriva il tratto duro, con un pendenza media dell’8,2% negli ultimi cinque chilometri, con tratti fino al 13%, sicuramente ci sarà da divertirsi.

 




Tappa 14, Sabato 19 maggio: San Vito al Tagliamento–Monte Zoncolan (181 km)



Finalmente arrivano le salite storiche, si incomincia a 44 km dall'arrivo con il Passo Duron, con una salita di 4,4 chilometri con quasi il 10% di media, con punte al 18% e a 21 km dal traguardo il Passo Sella Valcalda,  7 chilometri al 5%, infine arriva la salita durissima dello Zoncolan,  saranno 10.000 metri di grande sofferenza al 12% di pendenza media, con una massima del 22%.

 

 



Tappa 16, Martedì 22 maggio: Trento–Rovereto (34,5 km – crono)




Seconda ed ultima cronometro del Giro, dopo il giorno di riposo con 34 chilometri e mezzo, più per specialisti rispetto alla crono di Gerusalemme  nella prima tappa, con alcuni rettilinei molto lunghi su cui tenere alta la velocità, oltre ad una fase conclusiva tecnica con diverse curve, sicuramente ci saranno distacchi pesanti con Froome e Doumulin che potrebbero recuperare o creare un distacco durissimo agli scalatori.



Tappa 19, Venerdì 25 maggio: Venaria Reale–Bardonecchia (181 km)



 

 La terzultima tappa è anche quella con il dislivello più elevato dell’intera corsa, con il Colle delle Finestre, la Cima Coppi di questa edizione, ma a 71 km dal traguardo, ma resta pur sempre una salita durissima e con il tratto sterrato finale molto duro. Da lì parte la discesa al Sestriere con le sue pendenze dolci, con una media del 4%, ma i chilometri più duri sono al 7%, per poi salire verso lo Jafferau dove è posto l'arrivo, con una salita di 7 chilometri con una pendenza del  9%, dopo 19 tappe sulle gambe potrebbe succedere di tutto.

 



 

Tappa 20, Sabato 26 maggio: Susa – Cervinia (214 km)





L’ultima tappa dura prima della passerella di Roma,  se ci sarà ancora incertezza per la vittoria finale o per il podio si potrebbe creare una bella battaglia. Prima parte facile in attesa del Col Tsecore, con 16 chilometri al 7,7% ed il Col de Saint Pantaleon dove si raggiunge una pendenza del'8%,  a quel punto mancheranno circa 28 chilometri al traguardo, di cui 18 di salita con una media del 5,2%, sicuramente non mancheranno gli attacchi e le possibili fughe da lontano.

 

 Andrea Schiavina

 


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