GIRO D'ITALIA 2018: LE SPERANZE DEGLI AZZURRI
Fabio Aru, Elia Viviani, Domenico Pozzovivo e Davide Formolo gli uomini su cui punta la squadra italiana
Nel giro d'Italia 2018 le speranze azzurre sono molte sia per aggiudicarsi successi di tappa, sia per le ambizioni di classifica, con buone possibilità di mettere almeno un uomo sul podio finale.
Sarà un'Italia a quattro punte, con Elia Viviani pronto ad aggiudicarsi le volate ed invece Fabio Aru, Domenico Pozzovivo e Davide Formolo in lizza per puntare ad uno dei gradini del podio di Roma.
Fabio Aru è, senza dubbio, e sarà uno dei grandi favoriti per la conquista della Maglia
Rosa. Il ciclista sardo, che è già salito sul podio del Giro due volte (terzo nel 2014 e secondo nel 2015), è pronto a lottare per la maglia rosa e le sue dichiarazioni di questi giorni parlano chiaro. Aru dovrà contenere i danni dai rivali, in primis
Chris Froome e Tom Dumoulin, nella prima metà di corsa, specialmente a
cronometro, per poi tirare fuori tutta la sua classe sulle Alpi, e in salite durissime come Zoncolan, Colle delle Finestre e Jafferau, Il Cavaliere dei Quattro Mori dovrà sfruttare il suo grande coraggio per sferrare gli attacchi decisivi e lanciarsi alla conquista della Maglia Rosa.
Un altro corridore in grado di ambire a un grande piazzamento in classifica generale è Davide Formolo, che lo scorso anno ha ottenuta la decima posizione e quest’anno dovrà dimostrare di essere davvero una Roccia, come viene soprannominato, per resistere nei momenti di difficoltà e restare fino all’ultimo in corsa per il podio.
Il terzo italiano in grado di lottare con i migliori è Domenico Pozzovivo; lo scalatore lucano arriva alla Corsa Rosa con una condizione al top, come dimostrato sia al Tour of the Alps che alla Liegi, e proverà ad entrare nella top 5, come fece già nel 2014, anche se dovrà far vedere miglioramenti a cronometro, dove ha faticato molto nelle ultime edizioni del Giro.
L'uomo su cui puntare invece per gli sprint e le vittorie di tappa sicuramente è il grande Elia Viviani. Il corridore veneto ha già conquistato sei successi in questo inizio di stagione e potrà contare sulla solidità del "treno" della Quick-Step Floors nel finale, ma potremmo avere buone speranze negli sprint anche con Sacha Modolo, Andrea Guardini, Kristian Sbaragli, mentre per le vittorie di tappa sicuramente potremmo contare sul grande talento di Diego Ulissi vincitore già di sei tappe al Giro. Altri corridori, forse meno conosciuti al grande pubblico ma dotati sempre di grande coraggio e di gambe molto pronte agli scatti, sono Alessandro De Marchi, Enrico Battaglin, Gianluca Brambilla e Giovanni Visconti.
Ovviamente attenzione anche ai giovani azzurri dal futuro assicurato come Giulio Ciccone; il corridore 23enne toscano
ha già conquistato una vittoria di tappa nel Giro del 2016 e quest’anno
cercherà di essere di nuovo protagonista nelle frazioni di montagna, cercando di conquistare la Maglia Bianca, quella che viene assegnata al miglior giovane. Grandi speranze sono riposte anche in Jakub Mareczko, il velocista italo-polacco vanta già 35 vittorie da professionista a
soli 23 anni e dopo aver ottenuto due secondi posti nella scorsa
edizione ha tutte le carte in regola per una vittoria.
Oltre ai due ragazzi forse più attesi, potrebbe prendersi buone soddisfazioni anche lo sprinter Niccolò Bonifazio e nelle tappe con salite impegnative saranno da tenere d'occhio le prestazioni di Fausto Masnada e Valerio Conti.
Andrea Schiavina