Perchè proprio il rossoblù?


Il primo presidente fu un odontoiatra svizzero: tale Louis Rauch. Ovviamente anche calciatore.
Poi Guido Della Valle vice-presidente, e capitano Arrigo Gradi, calciatori anche loro. Decisivo, quest'ultimo, nella scelta dei colori. In una maniera tanto casuale, quanto, a posteriori, epica.
Ma andiamo con ordine: domenica 3 ottobre 1909, presso la birreria Ronzani di via Spaderie, viene fondato il Bologna Football Club come "sezioni per le esercitazioni di sport in campo aperto" del Circolo Turistico Bolognese ( così titolava il Carlino del giorno dopo).
Merito degli studenti di cui sopra, più Emilio Arnstein: già fondatore a Trieste del Black Star Football Club. Che una volta saputo di quei "matti che correvano dietro una palla" dalle parti dei Prati di Caprara ( fuori porta Saffi), non aspettò un minuto di più prima di unirsi: tra i giocatori, oltre al trio dirigenziale, anche uno studente del Collegio di Spagna, un certo Antonio Bernabeu, fratello del leggendario Santiago.
Nel giro di un anno la cosa prende piede, e nel 1910 il Bfc si rende autonomo dal Circolo Turistico: e fu lì che il disegno delle maglie cambiò irrimediabilmente. Dai quarti alle strisce verticali: col colore rossoblù diventato ufficialmente quello di appartenenza.
Ma perché proprio quello? E qui arriviamo: perché Arrigo Gradi, per l'appunto, andava agli allenamenti con una maglia rossoblù, quella del collegio svizzero doveva aveva studiato, lo Schonberg di Rossbach. Agli altri pare che piacesse un bel po': e dunque, perché non farne i colori ufficiali del club? Il resto è leggenda: il resto, è il Bologna Football Club.

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