Il Mondo Capovolto


«Stai sognando te stesso lontano vero?...Giù giù giù, in quel posto dove si creano i sogni…

Quale altro regista, quale altra poetica, se non quella visionaria di Terry Gilliam, e il suo film “Tideland”, per spiegare il momento attuale del Bologna? E non solo: anche quello di Sinisa Mihajlovic, che dieci anni fa se ne andava dalla Grassa in silenzio, se non con qualche timido fischio, e due lustri dopo ci è tornato da Re, artefice assoluto del miracolo in atto, cioè di un Bologna da ritmo europeo, che non si vuol fermare, e punta ora al record del Guidolin 2002-2003 di ben sette vittorie consecutive in casa (per raggiungerlo ne mancano due: guarda caso, le partite casalinghe che restano da giocare, contro Parma e Napoli).
Ma il Mondo Capovolto, ad oggi, è soprattutto e in generale quello del Bologna: che un girone fa, ad Empoli, usciva con le ossa rotte, disintegrate, dopo quella sconfitta per 2-1 che certo aveva depresso e non poco l’ambiente; sulla panchina empolese Beppe Iachini, su quella rossoblù Filippo Inzaghi, rimasto per 24 ore in sospeso, tra l’esonero e la conferma, poi concessa per direttissima da Joey Saputo.
Cinque punti di distacco dall’Empoli, all’epoca, che già alla vigilia del match di ieri erano stati ribaltati, col sorpasso decisivo a fine match: per un più 8 in classifica, che significa in soldoni salvezza anticipata per il Bologna (che per la certezza matematica dovrà attendere una, massimo due giornate), e situazione critica per gli azzurri, che adesso dovranno fare la loro disperata corsa su Genoa e Udinese; il Mondo Capovolto è anche quello di un Dall’Ara strapieno, traboccante gioia e passione, così lontano da quegli spalti vuoti degli ultimi minuti della debacle col Frosinone, quando forse si era raggiunto il punto più basso della gestione Saputo.
Ma il Mondo Capovolto è anche quello di una squadra matura, che a differenza dell’andata, quando pure era passata in svantaggio, è riuscita stavolta a ribaltare senza problemi il risultato, anche grazie all’aiuto di un pubblico in estasi, pronto a fare da dodicesimo in campo e scrivere quest’ennesima pagina di rimonte e rivincite, che sono il sale e la base di tutto il sport, calcio certamente incluso.
E adesso? Ora che il Mondo si è Capovolto, in una maniera così repentina e inaspettata, c’è da programmare il futuro: con la consapevolezza che anche lì, tutto, rispetto all’estate scorsa, dovrà cambiare. E capovolgersi. Per dare seguito a questi incredibili mesi di inizio 2019: e fare di quest’anno, anche nella sua seconda parte, un anti-2018, l’annus horribilis, privo di vittorie in trasferta e di gioie di alcun tipo. 
Sì: servirà ancora una volta il Mondo Capovolto, per continuare a sognare.

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